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C'E' SEMPRE UNA GUERRA
4/12/1966

Copertina di

Karel Thole

AUTORI VARI


Sta succedendo agli scrittori di fantascienza quello che sembra sia successo agli strateghi del Pentagono. Per quasi vent'anni dopo Hiroshima, la loro attenzione è stata, come si dice, "polarizzata" dalla guerra nucleare totale, ossia, in pratica, dalla fine istantanea cataclismatica, della civiltà, o addirittua di ogni forma di vita sul pianeta. E su questo tema - che fa ormai parte dei temi tradizionali, obbligati, della f.s., al pari della cronomacchina e della telepatia - sono stati scritti innumerevoli romanzi e racconti, dal capolavoro all'apologo bene intenzionato. Sennonchè, col passare del tempo, si è visto che la catastrofe atomica presenta dal punto di vista narrativo un serio inconveniente: dura poco. Ci si può dilungare, naturalmente, sui precedenti e sulle conseguenze, ma resta il fatto che il dramma vero e proprio, il grande bagliore, l'enorme fungo, si consuma in cinque righe. Di qui dunque, come per i generali di Washington, la necessità di riprendere in considerazione la guerra "minore", cioè quella guerreggiata, sia in cielo sia in terra. Con quali sensazionali innovazioni il lettore (o il critico militare) potrà vedere nei tre esemplari "studi bellici" che abbiamo raccolto in questa antologia.

INDICE
PRO VIDEO MORI
The survivor (1965)
WALTER F. MOUDY
I RE
Kings who died (1962)
POUL ANDERSON
GLI A
Mandroid (1966)
R. E. MARGROFF / P. ANTHONY / A. J. OFFUTT
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