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L'ORBITA DI METALLO
26/4/1987
SPINNERET (1985)

Copertina di

Karel Thole

TIMOTHY ZAHN


Colonizzare non è affatto facile. Specialmente nello spazio interstellare del XXI secolo, già percorso da svariate razze aliene che hanno occupato i mondi migliori a disposizione. L'uomo si affaccia un po' in ritardo su questo universo e deve accontentarsi di quello che trova. Di Astra, per esempio, un pianeta abitabile ma privo di qualsiasi metallo. La spedizione americana che sotto la bandiera delle Nazioni Unite occupa il pianeta si aspetta dunque un'esistenza alquanto noiosa, ma una breve permanenza su quel suolo convince il comandante, colonnello Meredith, che i guai con le minoranze etniche fra i coloni sono ben poca cosa dinanzi al mistero che dorme dentro quel mondo. Dopo bizzarri mutamenti del campo magnetico e insolite sparizioni di oggetti metallici a contatto con il terreno, un vulcano dormiente sputa in orbita il primo gigantesco cavo di supermetallo: è solo il biglietto da visita di una razza ignota e dimenticata, i cui progetti a lunga scadenza sembrano però sopravvivere ancora. Ed è allora che Astra diventa un ambito pomo della discordia, conteso da tutte le razze dell'universo conosciuto e dai membri delle Nazioni Unite che hanno spedito lassù i primi coloni.

INDICE
LA SCOPERTA DEL VUOTO - E' fin troppo facile dire"vuoto": di fatto, chi può dire quanto è vuoto il vuoto? Sennò, quant'è pieno? - La scienza
(1985)
ISAAC ASIMOV
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